giovedì 22 settembre 2011

Servi della menzogna

Siamo in una fase molto interlocutoria. Quella che sembrava un'infondata eresia, una perdita di tempo, una questione "provincialistica", si è rivelata - nei fatti -  un "must" per chiunque voglia occuparsi anche della cosiddetta "unità d'Italia".
Stiamo assistendo ad una "controoffensiva" dei servi della menzogna.
Qui si sono schierati i maggiori mass-media italiani: Corriere dellla Sera, La Repubblica, La Stampa. In prima fila, dunque, c'è il partigiano, Giorgio Bocca, sempre pronto a sputare sui meridionali, rei - a suo dire - di ogni nefandezza.
Perchè le vittime di Marzabotto o di Sant'anna di Stazzena vengono ricordate e quelle di Acerra no?
Eppure entrrambe sono state compiute dall'esercito tedesco durante l'ultimo conflitto mondiale.
Evidentemente perchè si era abituati a considerare il Sud come terra di conquista: prima da parte di Garibaldi, poi dell'esercito piemontese, e poi dai tedeschi e dagli americani. Tutto veniva concesso alle truppe occupanti, dallo stupro di massa, al saccheggio fino ad ogni sorta di strage, ivi compresa quella degli animali.
Purtroppo in questa sorta di "dimenticanza" figurano firme illustri: come il calabrese Lucio Villari, storico, nonchè collaboratore de il quotidiano "la Repubblica".
Oppure il prof. Ernesto Galli della Loggia che non perde occasione per denigrare il i Borbone e chi li difende.
Ciò nonostante, piaccia o non piaccia, costoro non hannno alcuna presa sul popolo italico,  men che meno su quello meridionale.
Chi scrive di Mezzogiorno non può che partire da questo periodo storico: dall'unificazione d'italia. Da quel momento inizia l'emigrazione dei meridionali al nord, inizia l'impoverimento del sud rispetto al nord. In altre parole, da quel preciso momento storico inizia il declino di un paese sotto tutti i punti vista. A questo punto occorre domandarsi quali sono i veri motivi che hanno spinto il riluttante Cavour a premere perchè si realizzasse la cosiddetta unità d'Italia. In primis, il piemomte era fortemente indebitato con le banche straniere (Rotschild).  Pensiamo, per esempio, alla famigerata impresa piemontese in Crimea. Lo Stato Piemontese chiese ed ottenne dalle banche un grosso prestito per armare il suo esercito affinchè si schierasse a fianco dell'Inghitlterra contro la Russia. E indovinate un pò chi ha pagato quel debito?
Siamo stati noi del Sud a pagare quel debito!
Costoro accusano i neo borbonici di aver diviso il paese. E' una falsità! il Paese è già diviso. Lo vediamo dalle infrastrutture, dagli ospedali, dalle scuole, dal disastro ambientale ecc E se, adesso, è diviso a nostro svantaggio, ciò lo dobbiamo proprio alla famigerata unità d'Italia!

©  Aramis