domenica 26 luglio 2020

IL SISTEMA (gattopardesco) int 'o Paese d'o sole


Il sistema non è una nostra invenzione, ha radici più antiche: il Sud d’Italia è un posto bello e comodo nella stretta fascia di latitudine cui corrisponde la più ampia distesa di terre emerse del nostro pianeta. Il che comporta che qui ci siano le migliori condizioni per lo sviluppo della vita e delle specie vegetali e animali addomesticabili (Jared Diamond: Armi, acciaio e malattie). In più, nelle migliaia di chilometri di questa zona ottimale, le civiltà si sono mosse con il sole, da est a ovest. Vuol dire che, per quanto lungo e duraturo il percorso, alla fine non potevano che arrivare al Mediterraneo e oltre non andare, almeno sino alla scoperta dell’ America. Ma pure la civiltà megalitica, nella preistoria, costretta dalle conseguenze della fine della glaciazione di Würm, più di diecimila anni fa, migrò da nord-ovest verso sud-est, venendosi a estinguere in Mediterraneo (ultima risorgiva, in Salento). Questo mare, così, è una sorta di imbuto dorato, in cui tutto scivola, da ogni direzione. Chi ci sta non se ne vuole andare, chi non ci sta, vuole venirci: se vale per piante animali, figurarsi per gli uomini. E se le guerre si fanno per procurarsi quello che manca, ci sarà qualche ragione, ripeto, per cui i terroni non hanno mai invaso nessuno e sono stati invasi da tutti? Decine di dominazioni si sono stratificate nel Sud d’Italia. E, ogni volta, la struttura sociale e di potere preesistente ha dovuto adattarsi alla nuova o esserne travolta (siamo i più meticci d'Europa; siamo stati a tavola e a letto con chiunque; siamo parenti di tutti. Alcuni li abbiamo accolti, altri abbiamo dovuto accoglierli. Ma nessuno ci entrò in casa come i piemontesi e l’Italia che ne seguì, perché nessuno, fino ad allora, era riuscito a farci desiderare di andarcene, noi che eravamo lì da sempre).  Così, senza pretendere di fornire giustificazioni o di spiegare i saecula saeculorum, forse non è infondata l’idea che una certa attitudine a «cambiare perché nulla cambi» (e che si può tradurre con «si salvi chi può») si sia sedimentata, da queste parti, a causa della storia: naturalmente, nulla cambiò per il principe di Salina, il Gattopardo. Il Piemonte, più che uno Stato, era un esercito adatto a mantenere con durezza l'ordine pubblico; meno a combattere, tant'è che perdeva, sistematicamente, tutte le guerre. Ferocia e avidità ne erano tratti dominanti, visto il sangue versato. Il Regno di Sardegna, poi Italia, fu perennemente in guerra, sino alla cacciata dei Savoia, fra spedizione in Crimea, conquiste territoriali di “liberazione”, dove non c’era nessuno da liberare come nelle Due Sicilie, avventure coloniali, conflitti mondiali. E dopo le armi, la «più vorace fiscalità che mai sistema borghese abbia inventato» scrisse Friedrich Engels

Al nuovo potere che si andava imponendo, quello che veniva attaccato e demolito al Sud, doveva adattarsi per continuare a esistere. E chi lo fece, non fu meno feroce e avido.

Testo liberamente estrapolato da "CARNEFICI", Pino Aprile, pagg.134-135 ad eccezione del titolo.

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